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8. Il nostro padrone
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Deledda Grazia, Il nostro padrone
([1910])
A.R.C.73.I.8
Deledda Grazia, Il nostro padrone

Deledda Grazia, Il nostro padrone ([1910])

Unità

Tipologia: unità documentaria

Segnatura definitiva: A.R.C.73.I.8

c. 1r: Il nostro padrone: parte prima;
cc. 1r-40r: cap. I, “In quel tempo, circa trent’anni or sono, da Macomer a Nuoro si viaggiava ancora in diligenza”;
cc. 41r-201r: cap. II, “Sebbene non avesse, come Predu Maria Dejana, ricordi e rimorsi che, simili a punti rossi”;
cc. 202r-360r: [parte seconda];
cc. 202r-204r: [cap. III], “Siccome Predu Maria tardava, ella salì la scaletta e aprì la porticina che dava sul ballatoio di legno”;
cc. 205r-209r: [cap. IV], “E Brando pensava a lei, tornandosene a passi lenti verso la casa di zia Chillina”;
cc. 209r-216r: [cap. V], “Tre o quattro giorni dopo Lorenzo fece a Predu Maria la consegna della dispensa”;
cc. 216r-219r: [cap. VI], “Durante il pomeriggio egli s’aggirò nella foresta cercando di dominare i suoi pensieri”;
cc. 220r-225r: [cap. VII], “Brando era sceso a Nuoro perchè quella sera stessa aveva un appuntamento coi vicini di casa di Sebastiana”;
cc. 226r-240r: [cap. VIII], “Il marito di Zoseppedda accettò la proposta di Bruno, ma passarono alcune settimane prima che Marielène potesse farsi restituire i quattrini”;
cc. 241r-252r: [cap. IX], “Da qualche tempo la maestra Saju notava uno strano cambiamento in sua figlia”;
cc. 252r-265r: [cap. X], “Rientrando a casa non trovò sua madre, e andò a cercarla dalla sua vicina di casa”;
cc. 266r-274r: [cap. XI], “Come Marielène prevedeva, la sua pensione prese in breve un grande sviluppo”;
cc. 274r-285r-: [cap. XII], “L’indomani mattina egli andò a consultare un medico, o meglio un vecchio signore alquanto strano”;
cc. 285r-297r: [cap. XIII], “All’alba Bruno si svegliò quasi completamente ristabilito; tuttavia Predu Maria non gli permise di muoversi”;
cc. 297r-310r: [cap. XIV], “Bruno venne provvisoriamente sostituito da un sorvegliante che, al contrario del suo predecessore chiacchierava e beveva volontieri”;
cc. 311r-329r: [cap. XV], “Era di ottobre. Il tempo si manteneva sereno e qualche lavorante ne profittava per finir di scorzare gli ultimi elci della lavorazione”;
cc. 329r-333r: [cap. XVI], “Senza aspettare il ritorno di Antoni Maria, si alzò e ritornò sulla montagna”;
cc. 333r-250r: [cap. XVII], “Passarono alcuni giorni e le settimane e la notizia della morte di Brando non arrivò”;
cc. 250r-360r: [cap. XVIII], “Predu Maria in quel momento finiva di confabulare con la vecchia signora Arrita”.

Descrizione estrinseca:

Ms. autogr.; cc. 360 sciolte con num. rec. a matita 1-360 e num. orig. autogr. 1-340; mm 320×110.

Collegamenti:

  • http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/manoscrittomoderno/A2963080/A2963080/1 [Versione digitale]

Fonti

  • Deledda1910 = Deledda Grazia, Il nostro padrone, Milano, Treves, 1910